PIANIFICAZIONE E PAESAGGIO DELLA SARDEGNA
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Speculazione edilizia, un convegno a Grosseto
L'assessore regionale all'Urbanistica ha parlato del piano paesaggistico regionale, come esempio di salvaguardia ambientale e del paesaggio al convegno di Grosseto sulla speculazione edilizia.
CAGLIARI, 16 GENNAIO 2008 - "L'albergo non è una casa" è il titolo del convegno che si è svolto sabato 19 gennaio a Grosseto. Hanno partecipato rappresentanti del Ministero dell'Ambiente, esperti del settore, docenti universitari provenienti da tutta Italia per affrontare il tema delle nuove forme di speculazione edilizia per contrastare un fenomeno che mette a rischio le coste italiane.

La Regione Sardegna è stata rappresentata dall'assessore dell'Urbanistica, Gian Valerio Sanna, che ha portato quale esempio concreto di salvaguardia ambientale e del paesaggio il piano paesaggistico regionale. La Sardegna è stata infatti la prima, tra le regioni in Italia, ad adottare questo importante provvedimento legislativo.

“Nel 2004, dopo l'annullamento dei piani territoriali paesaggistici, abbiamo voluto tutelarci - ha evidenziato Sanna - e abbiamo deciso, anche se il provvedimento era impopolare, di vietare la costruzione di case e residenze turistiche per due chilometri dalla costa. Abbiamo così arginato una nuova colata di cemento sulle coste e bloccato la realizzazione di numerose residenze turistiche alberghiere".

Sanna ha ricordato che “la Giunta guidata dal presidente Soru è stata la prima in Italia a recepire le normative nazionali previste dal Codice Urbani. Abbiamo avviato le riforme che ci ha richiesto lo Stato, sulla pianificazione urbanistica, approvando la legge salvacoste prima e il piano paesaggistico subito dopo. Senza regole certe e uguali per tutti, non si possono tutelare l'ambiente e il paesaggio. Lo Stato ha il dovere di aiutare le Regioni ad avviare le riforme, ma anche di sostenere le battaglie legali per arginare e fermare i ricorsi che vogliono bloccare il piano paesaggistico".

L'assessore Sanna ha sottolineato, infine, che “la Regione Sardegna è pronta ad aiutare le altre amministrazioni regionali, prima tra tutte la Toscana, per fermare questa nuova forma di speculazione edilizia che sta devastando le coste".