Il DPCM 14 giugno 2007 definisce le modalità, i requisiti e gli elementi utili per l'esercizio delle funzioni catastali da parte dei Comuni in forma diretta, singola o associata, ovvero per il convenzionamento con l'Agenzia del territorio.
I Comuni possono optare per una delle seguenti aggregazioni di funzioni:
a) opzione di primo livello:
consultazione della banca dati catastale unitaria nazionale e servizi di visura catastale
certificazione degli atti catastali conservati nella banca dati informatizzata;
aggiornamento della banca dati del catasto mediante trattazione delle richieste di variazione delle intestazioni e delle richieste di correzione dei dati amministrativi, comprese quelle inerenti la toponomastica;
riscossioni erariali per i servizi catastali.
b) opzione di secondo livello, oltre alle funzioni di cui alla lettera a):
verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento del Catasto fabbricati;
confronto, con gli atti di pertinenza del comune, delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento e segnalazione degli esiti all'Agenzia del territorio per la definizione dell'aggiornamento del Catasto fabbricati;
verifica formale e accettazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento geometrico del Catasto terreni;
verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni di variazione colturale del Catasto terreni.
c) opzione di terzo livello, oltre alle funzioni di cui alla lettera a):
verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento del Catasto fabbricati;
verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento geometrico del Catasto terreni;
verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni di variazione colturale del Catasto terreni;
definizione dell'aggiornamento della banca dati catastale, sulla base delle proposte di parte, ovvero sulla base di adempimenti d'ufficio.
Il Protocollo di Intesa del 25 maggio 2007 tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali e l’ANCI, stabilisce i requisiti minimi per la gestione autonoma delle funzioni catastali, rispetto al numero delle unità immobiliari urbane nel territorio e della popolazione residente.
Protocollo d'intesa;Nello stesso protocollo di intesa sono altresì indicati i livelli di qualità dei servizi che devono essere garantiti sia dai comuni che gestiscono in forma autonoma che dalle aggregazioni di comuni e dall’Agenzia del Territorio.