PIANIFICAZIONE E PAESAGGIO DELLA SARDEGNA
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Piano Casa: analisi dei primi dati del monitoraggio
A sei mesi dall’avvio del secondo Piano casa della Sardegna, è stato predisposto un primo rapporto di monitoraggio dell’attuazione del piano al fine di valutarne gli impatti rispetto agli obiettivi della legge regionale n. 4 del 23 ottobre 2009 che lo ha introdotto.
Il rapporto scaturisce da una attività che la Direzione generale della pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia ha in corso con i Comuni e che porta a sintesi due azioni: a) la rilevazione periodica del numero delle istanze “Piano casa” in un insieme di 71 comuni, distribuiti su tutto il territorio e comprendenti una popolazione pari al 62% di quella dell’intera Regione, che consente di avere la dimensione complessiva del fenomeno; b) una rilevazione diretta presso alcuni Comuni, dei dati di dettaglio sulle caratteristiche dimensionali, tipologiche e urbanistiche delle singole istanze edilizie presentate a partire da fine ottobre del 2009, periodo di avvio del piano casa, considerando, esclusivamente, i dati delle istanze che hanno completato positivamente l’istruttoria, quindi gli interventi che, concretamente, si sono realizzati o si andranno a realizzare.
Per la rilevazione diretta è stato individuato, anche in base alla disponibilità garantita dagli Uffici tecnici, un gruppo di comuni interni e costieri e da marzo 2012 è stata avviata l’attività di raccolta e elaborazione dati che, attualmente, è stata completata per i Comuni di Sestu, Selargius, Sinnai, Capoterra, Dorgali, Castelsardo.

Il rapporto, verrà progressivamente aggiornato e integrato con ulteriori dati di monitoraggio, ma anche in questa sua iniziale versione consente di cogliere le tendenze fondamentali nell’attuazione della legge e di individuare alcuni parametri e indicatori utili per una proiezione del processo sull’intero territorio regionale.
Infatti, i dati relativi al numero delle istanze, alla loro distribuzione nelle diverse zone urbanistiche e per le diverse destinazioni d’uso, alla tipologia e alla dimensione degli interventi, risultino in linea con le finalità della legge: promuovere il sostegno dell’economia mediante il rilancio del settore edilizio e la attivazione di interventi di miglioramento della qualità architettonica, della sicurezza strutturale, della compatibilità paesaggistica e del patrimonio edilizio esistente nel territorio regionale.
Il dato relativo alle ulteriori 4.000 istanze ricevute nei 71 Comuni del campione, successivamente all’approvazione della legge regionale 21/2011 e corrispondenti a una proiezione di 6.000 istanze su tutto il territorio regionale, conferma come tale legge abbia ben interpretato le esigenze dei territori non ancora soddisfatte con il primo Piano casa.

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Rapporto monitoraggio Piano casa